Iniziata la costruzione della battana rovignese



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Nel quadro del progetto Casa della battana, sul Grande molo, nella presenza di un elevato numero di visitatori, e stata iniziata la costruzione della battana rovignese.



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Nel quadro del progetto Casa della battana, sul Grande molo, nella presenza di un elevato numero di visitatori, e stata iniziata la costruzione della battana rovignese.

Si tratta di un peschereccio originale che ha nutrito generazioni e generazioni di rovignesi.

La battana, lunga 4,8 metri, che dovrebbe essere finita entro la data dell’1 Settembre, sotto l’occhio prudente del calafato Francesco Budicin e del suo nipote Leonardo, costruisce Mladen Takač.

La costruzione di questo vecchio natante, che per felicita degli ospiti, verra eseguita nella serata di ogni giorno, ha gia attirato tante persone. Al solo inizio della sua costruzione, specialmente per tale occasione, il gruppo folk “Batana” ha eseguito numerosi canti litorali e mediterranei, mentre con le serenate gli si e associata la Societa Artistica-culturale “Marco Garbin”. Alla costruzione della “Battana”, cui sponsor principale, oltre alla Contea d’Istria, alla Citta ed alla Comunita turistica locale, alla Comunita Turistica Croata, che ha assicurato 50 mila kune per il progetto, era presente il Presidente della Contea d’Istria, Ivan Jakovčić, che e tra l’altro, anche il testimone della battana.

Secondo le parole della Direttrice e promotrice del museo ecologico Casa sulla battana, Dragana Lucija Ratković, il progetto della costruzione della battana, otre allo scopo di arricchire l’offerta culturale della citta e di salvare la costruzione delle navi dalla leggera estinzione, desidera diventare un medio con il quale il Rovigno comunichera con altre citta, quali con le loro barche specifiche, condividono il Mare adriatico.

La costruzione della battana dovrebbe durare fino al 1 Settembre, dopodiché prevediamo un evento attrattivo denominato “Incontri delle sorelle dell’Adriatico”. Rovino dovrebbe infatti, nel mese di Settembre, essere citta-accogliente della “gajeta – falkuša” dell’isola di Comisa (Komiža) e di alcune barche di Venezia.

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