2. Avantgarde Jazz Festival: Playing For Change
Di Bill Moyers si dice che sia un esempio eccezionale del „potere semplice, ma profondamente trasformistico della musica…capace di toccare qualcosa in ognuno di noi."
Di Bill Moyers si dice che sia un esempio eccezionale del „potere semplice, ma profondamente trasformistico della musica…capace di toccare qualcosa in ognuno di noi." La rivista Variety ha scritto che si tratta di uno “splendido esempio su quanta incredibile e al contempo accessibile musica popolare venga registrata nel mondo”. Playing for Change, creato un decennio fa grazie all’idea di Mark Johnson, produttore musicale premiato con il Grammy, presenta un progetto estremamente originale, con il quale tenta di far incontrare musicisti e cantanti provenienti dalle più svariate parti del mondo, cercando contemporaneamente di attirare il pubblico in questo movimento multimediale dedicato all’ispirazione, all’unificazione di persone diverse e alla pace nel mondo attraverso la musica. Usando le più moderne tecnologie mobili audio e video, il progetto Playing for Change (PFC) ripropone le riprese fatte a numerosi musicisti mentre si esibiscono in città e comunità di tutto il mondo. I membri del gruppo hanno toccato New Orleans dopo l’uragano Catherine, raggiunto la Repubblica Sudafricana dopo l’Apartheid; sono passati dalla bellezza inconquistabile dell’Himalaya all’eterogeneità religiosa di Gerusalemme. Questi artisti di talento sono stati ripresi in situazioni diversissime: sotto il sole e illuminati da fanali di strada… in parchi cittadini, in piazze e passeggiate… in androne e viuzze lastricate e in villaggi montani. Le loro esibizioni sono poi state raccolte in un insieme che ha permesso loro di collaborare pur trovandosi a centinaia e a volte a migliaia di chilometri di distanza.