Grisia 2001



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Il 12 agosto 2001, sotto la volta serena del cielo rovignese, si è svolta la tradizionale "Grisia", mostra d'arte visiva allestita nella Via omonima, giunta ormai alla sua XXXVI Edizione.



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Il 12 agosto 2001, sotto la volta serena del cielo rovignese, si è svolta la tradizionale "Grisia", mostra d'arte visiva allestita nella Via omonima, giunta ormai alla sua XXXVI Edizione.

Anche quest'anno, la manifestazione che è la più grande del genere in questi territori, è stata eccezionalmente frequentata. A partire dal 1965 accoglie indistintamente le opere degli artisti e di tutti coloro che vogliono esporre le loro opere, dai bambini alle vedette accademiche dell'arte figurativa istriana e croata. Disposte una accanto all'altra in uno spazio ristretto esse danno vita a una rutilante filza variopinta, immediatamente recepibile, che, simile a un ruscello, si snoda lungo la lunga e serpeggiante salita che sfocia nello splendido e noto belvedere rovignese, dominato al suo centro dal Duomo di Santa Eufemia. La moltitudine dei visitatori, che dalle 10 antimeridiane fino alle 19 della sera, seguono il percorso di questo vetusto stradone rovignese, cimentandosi con gli scivolosi gradini di pietra, prendendo al tempo stesso diretta visione dell' originaria struttura urbana, a un certo punto si trasformano in esperti mercanti, diventando protagonisti nel tradizionale commercio di opere d'arte, mercanteggiando sul prezzo con gli artisti, nel desiderio di portarsi a casa, a un costo quanto più esiguo possibile, il desiderato cimelio artisticoIl tira molla tra l'offerta e vendita e l'acquisto con i loro addentellati, l'affollamento dovuto alla curiosità e la più totale libertà nell'opzione per il fatto creativo, costituiscono i tre fondamentali ingredienti che da decenni ormai fanno della "Grisia" lo zuccherino artistico-culturale nel menu della più grande penisola croata. Da sempre la "Grisia" viene menzionata anche per gli interventi spesso bizzarri e provocatori di singoli artisti. Quest'anno è stato il caso dello stimato performer rovignese, che, a differenza della passata edizione, quando si era steso seminudo per delle ore sotto il solleone, davanti alla Chiesa stessa, imitando Gesu sulla croce, sollevando l'aspra reazione delle autorità religiose e civili, questa volta offriva ai presenti, tra lo stupore generale e grande stralunamento di occhi, una mescolanza di escrementi animali e del proprio sangue. Per non rendere la "Grisia" una peregrina esposizione di idee figurative sotto la volta muta del firmamento, il Museo civico della Città di Rovigno, in collaborazione con altre istituzioni rovignesi e grazie al mecenatismo delle aziende alberghiere, conferisce tradizionalmente premi consistenti.

L'attenzione maggiore e solitamente concentrata sui premi di maggior rilievo: il Secondo Premio della Città di Rovigno (la tradizionale forma di formaggio), andato quest'anno a una pittrice di talento Ljiljana Vlačić di Albona, e il Primo Premio (il tradizionale prosciutto) assegnato per la seconda volta consecutiva a Tomislav Brajnovic di Rovigno, la cui fama è da lungo tempo assodata. Da menzionare il ragguardevole Premio-acquisto della Comunità turistica della Città di Rovigno, conferito quest'anno al pittore accademico polese Robert Pauleta.

Vogliamo concludere con le parole dell' eminente poeta Boris Biletic, tratte dal testo vergato per questa edizione della "Grisia": "La "Grisia" è uno sforzo singolo e collettivo, anche se invero troppo effimero, ma potente nei suoi momenti migliori e più sinceri, ed anche un tentativo di propensione verso il bello, il buono e il vero. Infine la "Grisia" è la Rovigno dai cui seni nascono coloro che sono promossi all'atelier sotto la volta del cielo."

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