Concerto: Stefan Milenkovich, violin Lidija Caenazzo, piano



###

Il numeroso publico rovignese, ma anche molti ospiti che hanno trascorso la Pasqua nella nostra citta, riuniti nella Chiesa di S. Francesco, hanno salutato con un applauso frenetico l`entrata in scena del virtuoso di violino Stefan che,



###

Il numeroso publico rovignese, ma anche molti ospiti che hanno trascorso la Pasqua nella nostra citta, riuniti nella Chiesa di S. Francesco, hanno salutato con un applauso frenetico l`entrata in scena del virtuoso di violino Stefan che, accompagnato sul pianoforte dalla madre Lidija Caenazzo, ha interpretato maestralmente opere di A. Schnittke, Beethoven, E. Ysaye, Dvorak e H. Wienawski. L`esibizione domenicale di Milenkovich ha confermato un`altra volta che il bambino geniale di un tempo si e trasformato in un musicista eccezionale e sensibile, al servizio del proprio strumento.

Rispetto al repertorio variegato e alla scelta di composizioni tecnicamente e musicalmente impegnative, si puo dire che l`espressivita e la facilita dell`esposizione del materiale musicale, l`intonazione perfetta e uno spettacolo galante e garbato, sono solo alcuni dei pregi dell`impeccabile esibizione, che puo essere raggiunta solo da grandi interpreti. La spontaneita di fare musica ci rivela che si tratta di un artista emotivamente maturo che con il proprio strumento e ogni nota vissuta attira l`attenzione dell`ascoltatore.

La virtuosita , come parte importante dell`essere musicale di Milenkovich, non e messa in primo piano, e cio che ancor di piu affascina l`ascoltatore e la cura del tono e un`immersione profonda nello spartito e una chiara interpretazione di ogni opera presentata. Bisogna menzionare un`altra volta la raffinata ed equilibrata ripetizione di Lidija Caenazzo. Il temperamento e una collaborazione non invadente, senza neanche una nota eseguita male, ci hanno rivelato un ripetitore invidiabile.

Il concerto e stato aperto con l`esecuzione articolata ed equilibrata di Suite im alten Stil (Suite in stile antico). Questa composizione di A. Schnittke, costituita da una serie di danze contrastanti e stilizzate (pastorale, balletto, minuetto, fuga, mimo) si ricollega alla tradizione francese, cosa particolarmente riconoscibile nelle danze Ballet e Mimo. Pensata come un omaggio allo stile barocco con qualche intermezzo dissonante, e con un finale confuso, enigmatico, ma simpatico della danza finale (Mimo), questa composizione costituisce un insieme che questo duo e riuscito a trasmettere al pubblico.

In seguito abbiamo assistito alla Sonata op.12 di Beethoven in D-dur, composta dalle parti Allegro con brio, Tema con variazioni (Andante con moto) e Rondo (Allegro), dedicata a Antonio Salieri, come anche le altre due sonate di quest`opera. Attraverso le varie parti si sente un influsso diretto di Mozart, e la sonata e stata interpretata proprio mettendo in evidenza questo rapporto. Fresco, con una giusta dose di pathos e una cura particolare sia dei contrasti dinamici sia di quelli riguardanti le piccole mutazioni di tempo per rendere l`esibizione piu vivace.

Il gran fraseggiare e la qualita del tono prodotto dal violino di Milenkovich poteva essere percepita nella Romanza op. 1 in f-mol di Dvorak, carica di emozioni. Nella sonata per il violino op. 27, n. 4 del violinista e compositore belga E. Yasaye, dedicata a un altro virtuoso di violino F. Kreisler, Milenkovich e riuscito ad interpretare impeccabilmente dal punto di vista tecnico le tre danze riprese dalla suite (Allemande, Sara bande, Finale)

Sottolineando cosi il carattere dell`autore che, sfruttando al massimo le possibilita dello strumento attraverso le sei sonate, ha dato un grandissimo contributo alla moderna tecnica di suonare; Milenkovich ha inoltre dimostrato di essere un virtuoso dalle eccezionali capacita e di un`esibizione assolutamente controllata e caratteristica. Queste qualita del modo di suonare di Milenkovich, arricchite da un colorito slavo eccezionalmente messo in evidenza, sono presenti anche nella composizione finale, Pobnesi op 4 di H. Wienawski, un altro compositore che ha composto per il proprio strumento.

Su richiesta del pubblico entusiasta, e stata eseguita la “Canzone senza parole “ di Čajkovski. Gli artisti sono stati salutati da un applauso frenetico e dalle ovazioni del pubblico che con la sua numerosita ha dimostrato che Rovigno, con un`offerta ponderata di concerti, puo contare su un pubblico molto vasto.

Indietro