Boutique hotel Adriatic ha aperto i battenti con un nuovo “look”

Dopo sei mesi d’intenso rinnovamento, il boutique hotel Adriatic ha riaperto i propri battenti proponendosi come l’ultima novità nel campo del turismo esclusivo istriano ed il principale investimento della Maistra per quest’anno, quantificabile nell’ordine dei 30 milioni di kune. Il centenario edificio dell’hotel Adriatic, tra i più riconoscibili della città, è molto importante per l’identità di Rovigno: per questo motivo la facciata è rimasta tale e quale a quella originaria, risalente al 1913, mentre gli interventi di ristrutturazione si sono limitati soltanto agli spazi interni, riducendo il numero delle unità ricettive da 27 a 18 ed aumentandone la superficie, il che ha migliorato la qualità e il comfort percepiti dagli ospiti. Per quel che riguarda i servizi dell’hotel, al pianterreno sono stati aperti il nuovo ristorante à la carte “Brasserie Adriatic”, con un menù ispirato ai piatti tipici della riviera francese, ed un bar con la più ampia scelta di whisky in Croazia. Gli interni dell’hotel sono dominati da un’imponente collezione di oltre cento opere d’arte realizzate appositamente per il boutique hotel Adriatic da affermati artisti locali e regionali di fama internazionale come Abdelkader Benchamma, Jasmina Cibic, Igor Eškinja, Chris Goennawein, Kristina Lenard, Federico Luger, Charles Munka, Goran Petercol, Valentin Ruhry, Sofija Silvia, Saša Šekoranja, Massimo Uberti, Zlatan Vehabović e Žižić/Kožul, presenti in alcuni dei musei, delle fondazioni e delle collezioni più prestigiosi del mondo (Louis Vuitton Foundation, Parigi; Arnaldo Pomodoro Foundation, Milano; MAXXI, Roma; Museum Moderner Kunst, Vienna; Vehbi Koç Foundation, Istanbul; Drawing Center e PS1, New York; Kuća Lauba, Zagabria; Museo d’arte moderna e contemporanea, Fiume/Rijeka…). Il progetto di totale rinnovamento del boutique hotel Adriatic ha visto impegnati tanto lo studio architettonico “Studio 3LHD”, quanto, per il design degli interni, lo Studio di design Franić/Šekoranja, lo stesso “Studio 3LHD” e la conservatrice museale Vanja Žanko. E mentre l’identità visiva della strutturaporta la firma della designer grafica Lana Cavar, le uniformi del personale sono state create dallo studio “I-gle”.