Canal di Leme

Galleria fotografica

Il Canal di Leme è una riserva marina e un’area paesaggistica protetta. Si tratta di un golfo marino lungo circa 12 km, largo 600 metri all’imboccatura e profondo fino a 33 m. Il Canal di Leme è in realtà una dolina carsica sommersa dal mare (all’epoca dello scioglimento dei ghiacciai) che ha invaso il letto del paleo-fiume Foiba (Pazinčica) scavato nei calcari giurassici. Il fiume è diventato sotterraneo (è scomparso nella foiba di Pisino), mentre la parte superiore del corso del suo letto è rimasta asciutta (oggi forma in parte la Draga di Leme e il Canale di Leme).
La varietà di vegetazione a foglia caduca sulle pendici settentrionali del golfo e di sempreverdi su quelle meridionali rappresenta una rarità e una particolare curiosità ecologica.
Nella parte terminale del Canal di Leme si trova la Grotta di S. Romualdo nella quale, in base alla tradizione orale, aveva vissuto agli inizi dell’XI secolo il frate benedettino S. Romualdo (Ravenna, 950 - Valdicastro, 1027), fondatore dell’Ordine Camaldolese. Tra i sedimenti della grotta sono state trovate le prove che questa era usata dall’uomo preistorico - cacciatore del Paleolitico, appartenente alla specie “Homo Sapiens”. I reperti appartengono alla cultura gravettiana del paleolitico superiore (circa 20.000 anni fa).
Dalle numerose cave lungo le sponde del Canal di Leme si estraevano diversi tipi di pietra ma soprattutto la famosa pietra d’Istria o “biancone” istriano (compatta roccia calcarea microcristallina del giurassico superiore).