R.A.P. - Zdravko Ivandija, Natalije Skalić i Josip Stefanec.

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In ambito del “programma art” di Rovigno, nella chiesa del santo Tomo, e stata aperta la terza esposizione di quest’anno, su quale e stata osposta la scultura – lavoro di tre giovani e talentate artiste, frequentatr
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In ambito del “programma art” di Rovigno, nella chiesa del santo Tomo, e stata aperta la terza esposizione di quest’anno, su quale e stata osposta la scultura – lavoro di tre giovani e talentate artiste, frequentatrici dell’ultimo anno dell’Accademia di belle arti di Zagabria: Zdravka Ivandija, Natalija Škalić e Josipa Štefanec.
La scultura rappresenta un quadrato rivestito di nastri stretti di colori arancione, giallo e rosso e rivestito da specchi dalla sua parte interna e di fili di stessi colori, posti nel suo centro.
La scultura e stata infatti, denominata, dal direttore del Museo Locale, Sig. Dario Sošić, “caleidoscopio” nel quale si specchiano, oltre al ambiente della chiesetta, anche i volti dei visitori.
Secondo le parole degli artisti stessi, la scultura e stata particolarmente adeguata all’ambiente della galleria, infatti, siccome la pianta della galleria della chiesa del Santo Tomo, e quadrale, loro hanno voluto, come dicono, accennare il fatto, istallando un altro quadrato al suo centro. Con la scultura, caratterizzata dall’intensita di colori e specchi che riflettono per terra, hanno intervenuto su tutto l’ambiente, “spezzando” la bianchezza della galleria con i colori, e rendendola piu grande con i specchi, con la riflessione ed il rispecchio del concetto quadrato, hanno ottenuto, inoltre, un altro effetto, perché, nel vedere sui specchi il proprio volto, hanno reso possibile ai visitatori di partecipare all’esposizione.