Serata della tradizione marinara

Serata della tradizione marinara Galleria fotografica






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Allo scopo non solo di promuovere, ma anche di far conoscere ai turisti il ricco patrimonio storico-culturale della città di sant’Eufemia, grazie all’organizzazione dell’Ente di promozione turistica cittadina, dell’associ

Programma

20,00 SAC Stjepan Žiža
 20,30 SAC Marco Garbin (bitinade)
 21,00 Varo della batana
 21,30 Piazza m. Tito: Klapa Maslina, Davor Radolfi & band Ritmo Locco
 21,30 Piazza Riviera: grupa Batana, grupa Polzer, grupa „Bitinaduri“ KUD Marco Garbin


Tipica offerta gastronomica



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Allo scopo non solo di promuovere, ma anche di far conoscere ai turisti il ricco patrimonio storico-culturale della città di sant’Eufemia, grazie all’organizzazione dell’Ente di promozione turistica cittadina, dell’associazione “Casa della battana” e della società turistico – alberghiera “Maistra”, Rovigno propone ogni anno le Serate della tradizione piscatoria. La prima di una serie di serate che si terranno lungo la riva e sulla piazza principale cittadina è stata aperta dai canti ed i balli del KUD (Associazione artistico - culturale) “Stjepan Žiža” di Villa di Rovigno (Rovinjsko Selo). A rendere l’atmosfera della festa dei pescatori ancor più ricca e l’invito agli interessati ancora più allettante, il gruppo folk di Villa di Rovigno ha cantato alcune canzoni del suo repertorio anche lungo la via Carera, vero e proprio cuore pulsante di Rovigno.

Tuttavia l’evento clou della serata, allietata dalle esibizioni degli artisti partecipanti al programma, è stato il varo della battana, quella barca da pesca della tradizione rovignese che, con l’avvento degli scafi in vetroresina, sembrava destinata all’oblio. La sua rinascita la dobbiamo ad un progetto culturale dell’associazione “Casa della battana”. Ogni anno, infatti, davanti all’omonimo ecomuseo è possibile assistere alla costruzione di una di queste barche da pesca della tradizione rovignese. Quest’anno, il noto calafato Mladen Takač ha lavorato per una decina di giorni alla riparazione ed alla ristrutturazione della battana di Giordano Banich, costruita nel lontano 1961 da Giuseppe Bruni. Mutata d’aspetto, la battana di Banich è stata ribattezzata col nome di “Antonietta”.

Il suo varo in mare ha suscitato l’interesse non solo dei tanti turisti presenti, ma anche dei Rovignesi, i quali, alla luce dei flash delle tante macchine fotografiche, hanno cercato l’angolazione migliore per immortalare questo straordinario evento. A rendere ancor più suggestiva l’atmosfera della serata ci hanno pensato i membri del KUD “Marco Garbin” con l’inno di Rovigno “La vecia batana”. Dopo essere stata varata, la battana “Antonietta” andava provata in mare: ed infatti gli esperti barcaioli rovignesi hanno portato alcuni fortunati ad ammirare dal mare la bellezza del centro storico cittadino. L’ultima tappa è coincisa con l’osteria-trattoria (a Rovigno si chiama “spacio”) “Kod Matike”, nella quale, tra i canti della tradizione e la suggestività dell’ambiente delle “konobe” istriane, è possibile gustare le migliori specialità tipiche della penisola.

Nel frattempo il folto pubblico radunatosi in Piazza maresciallo Tito ha potuto godere delle melodie della klapa “Maslina” e, di seguito, delle canzoni di Davor Radolfi e della sua band “Ritmo Loco”. E mentre la klapa “Maslina”, col suo repertorio ispirato al Mediterraneo ed alla Dalmazia, ha coinvolto il pubblico presente ad intonare le sue canzoni “dal sapore di sale”, Davor Radolfi, con la sua voce, ha incitato tutti a ballare. Su un megaschermo, nel frattempo, sono state proiettate le immagini dei lavori di costruzione e restauro delle battane avvenuti negli anni scorsi, alternate ad alcuni filmati della vecchia Rovigno. Il primo documentario fu girato in occasione della vittoria del coro di Rovigno ad una rassegna di canti folkloristici tenutasi a Roma nel 1940. Il secondo filmato, più recente, fu girato nel 1963 da Steo Rocco, un rovignese emigrato in Australia.

La più piccola (ma non per questo meno suggestiva) Piazza Riviera ha proposto, invece, le note dei gruppi folk “Batana” e “Polzer” e la voce dei “bitinaduri” del KUD “Marco Garbin”, nonché le fotografie artistiche della mostra “Con amore, Rovigno” del fotografo Filip Peternel.

La serata della tradizione piscatoria, nata con l’obbiettivo d’illustrare il più fedelmente possibile uno spaccato della vita dei vecchi rovignesi, ripercorrendone la storia per mezzo della musica, del folclore e delle consuetudini d’un tempo, non poteva non proporre le delizie gastronomiche di questa terra e di questo mare: pesciolini, sardine, cozze in umido, calamari, branzini ed un buon bicchiere di vino degli ormai numerosi produttori locali. Tra un delizioso boccone ed un bicchiere di quello buono, i tanti ospiti hanno potuto ammirare anche l’abilità di alcuni pescatori ed artigiani rovignesi impegnati nel rattoppare le reti da pesca e nell’impagliare le damigiane.

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