23esima Regata dei velieri e ottimisti Pesaro-Rovigno-Pesaro

23esima Regata dei velieri e ottimisti Pesaro-Rovigno-Pesaro Galleria fotografica



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E la ventitreesima volta che, dal 26 al 29 aprile, si tiene la tradizionale regata “Rovinj-Pesaro- Rovinj”. Alla regata, che unisce le due coste dell’Adriatico, sulla rotta per la quale un tempo navigavano gli antichi tra



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E la ventitreesima volta che, dal 26 al 29 aprile, si tiene la tradizionale regata “Rovinj-Pesaro- Rovinj”. Alla regata, che unisce le due coste dell’Adriatico, sulla rotta per la quale un tempo navigavano gli antichi trabaccoli medievali, anche quest’anno hanno partecipato dodici barche a vela con in tutto un centinaio di velisti d’equipaggio.

A differenza dell’anno scorso, quando la regata si svolse in condizioni di pioggia e di mal tempo, quest’anno il tempo e stato piu clemente con gli equipaggi provenienti dall’Italia, dalla Slovenia e dalla Croazia, impegnati a coprire, per fortuna col vento in poppa, ben 79 miglia in una sola direzione.

Nel porto cittadino di Pesaro, sebbene spossati da tanto navigare, i velisti rovignesi, con la loro simpatia, l’offerta gastronomica tipicamente istriana, la partita di basket giocata contro i veterani pesaresi e con l’aiuto del materiale pubblicitario a loro disposizione, hanno saputo promuovere nella maniera migliore la citta di sant’Eufemia. Proprio come il prosciutto crudo ed il buon vino istriano, anche il materiale pubblicitario dell’Ente per il Turismo di Rovigno e andato a ruba.

In collaborazione con la “Lega navale” di Pesaro, la regata transadriatica del Primo maggio e stata organizzata dal club velico “Ronhill Maestral”.


Mi piace questa mia costa. Una costa, ma quale? Le traversate sono due.
Poteva essere per curiosita, ma e stato piu che altro per necessita.
I piu forti ed i piu deboli, i migliori ed i peggiori, i piu ricchi ed i piu poveri, volonta e costrizione, costa e lontananza, paura e sicurezza: occorre partire ed arrivare con un motivo, raramente anche senza quello.
Navigare vivere est.
Tutto inizio a bordo di piccole barche, sino ad arrivare ai trabaccoli. Sulla rotta dei trabaccoli.
Si mercanteggiava, ci si trasmettevano esperienze, si apprendevano i costumi d’altre genti, sempre col profumo del Mediterraneo.
Eravamo accompagnati dallo sguardo e dalla mano, quella mano che s’agitava in segno di saluto e che c’indicava la direzione.
Piu tardi perdevamo di vista la costa, e ci restava soltanto la compagnia della luna, delle stelle e del faro in lontananza.
Si andava avanti, a remi, a motore, a vela, oppure ci si lasciava trasportare dalle correnti.
Talvolta si rischiava, talvolta si provava paura; ma anche gioia e soddisfazione.
Partivamo per propria scelta, oppure perché ci convincevano a partire.
Ritornavamo come vincitori o come sconfitti. Il piu delle volte soddisfatti, pieni d’esperienze, con la sensazione che qualcuno aveva comunque cura di noi, e con la preoccupazione per la sorte altrui.
Oggi, tutto questo e la regata “Rovinj-Pesaro-Rovinj”, e viceversa.

V. Majerić

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