Rovinj Photodays - competizione e raduno nazoinale
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La quarta edizione del festival croato di fotografia Rovinj Photodays ha chiamato a raccolta circa 350 partecipanti provenienti dall'intera area ed ha annunciato ben quindici mostre fotografiche i cui autori sono tutti noti artisti internazionali. Tra
Rovinj Photodays - competizione e raduno professionale che raccoglie i migliori fotografi della Croazia e dell' Europa. La caratteristica di questo raduno e' il foto tour e la mostra delle fotografie nella piazza centrale della citta'.
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La mostra “Nudi e nascosti” di Erwin Blumenfeld (1897- 1969), allestita quest’anno per la prima volta in un paese dell’Europa sud-orientale, abbraccia una parte della feconda opera dell’artista. La mostra presenta uno spaccato dei celebri nudi e dei ritratti dell’artista, due fotomontaggi di Hitler ed alcuni scatti dedicati al mondo della moda, grazie ai quali Blumenfeld divenne famoso negli Stati Uniti.
La mostra di due tra i maggiori fotografi italiani del XX secolo, Franco Fontana e Mario Giacomelli, è stata possibile grazie alla collaborazione con il Centro italiano di ricerca ed archiviazione della fotografia (CRAF). Sulla loro grandezza bastino le parole dell’autore della mostra, Walter Lima, il quale di Fontana ha detto che, con l’impiego di colori dai tono chiari, rinascimentali, raggiunse fama mondiale come uno degli inventori della fotografia a colori, mentre Giacomelli è importante per aver completamente capovolto le basi del neorealismo introducendo nella fotografia nuove sfumature poetiche.
Grazie al festival italiano di fotografia contemporanea SI Fest, il pubblico del Photodays ha avuto modo di vedere un’altra interessantissima mostra intitolata “Storie vere” e realizzata con le opere di alcuni giovani e stimati fotografi europei come Amy Stein, Lydija Panas, Zoltàn Jòkaja ed altri. Gli interni della chiesa di San Tommaso (Sv. Tome) hanno ospitato una mostra retrospettiva dedicata a Frank Horvat, a cui la direzione artistica del Photodays ha assegnato il Premio alla carriera. Del fotografo originario di Abbazia, ma trasferitosi a Lugano nel 1939, l’autore della mostra Cesare Columbo ha detto che i suoi scatti descrivono minuziosamente la quotidianità, sia che si tratti del confronto con le opere pittoriche del passato, sia che si tratti di divertissement con la fotografia digitale. Con le sue fotografie, Horvat ha nobilitato alcune delle più belle pagine di Elle, Vouge ed Harpers'Bazaar. Assieme ai suoi colleghi, ha interpretato magistralmente l’alta moda italiana, da Nina Ricci a Ungaro, come anche le creazioni dei maggiori couturiers francesi, da Chanel a Givenchy.
I visitatori di Rovigno e del festival fotografico croato “Photodays” hanno avuto l’onore d’essere testimoni di una “chicca” fotografica e, nel contempo, di una première europea: alludiamo alla mostra intitolata “50 anni di rock ‘n’ roll: le donne che hanno fatto il rock”, allestita alla Galleria Adris di Rovigno. Gail Buckland, nota pubblicista, critica d’arte e conservatrice museale di New York, ha raccolto attorno a sé undici donne che, negli ultimi cinquant’anni, hanno fotografato i maggiori artisti rock della scena mondiale. Eccone i nomi: Roberta Bayley, Janett Beckman, Jini Dellacio, Jill Furmanovsky, Laura Levine, Janet Macoska, Catherina McGann, Ebet Roberts, Amalia R. Rothschild, Sue Rynski e Kate Simon. Gail Buckland ha ricordato ai presenti che il rock ‘n’ roll è generalmente sentito come una cosa riservata al sesso maschile e come sia stato difficile per le undici artiste fotografare questo mondo tipicamente “macho”. Per poter essere considerate al pari dei colleghi, le undici artiste hanno dovuto faticare il doppio. - Il rock ‘n’ roll è una cosa fantastica e sa essere una cosa molto seria. Parla una lingua internazionale che tutti comprendono. Può cambiare e cambia il mondo in meglio – ha detto la Buckland alla vernice della mostra.
Oltre alle fotografie dedicate ai celebri artisti della musica rock, nel Centro d’arti visive “Batana” è stata allestita, quale contributo dei suoi membri all’edizione 2011 del progetto Photodays, la mostra del club fotografico rovignese intitolata “ROFOTO”. Tra i seicento scatti proposti da ben ventisei autori, il maestro internazionale di fotografia Virgilio Giuricin ha selezionato, per ogni singolo artista, soltanto alcuni lavori. I visitatori hanno così potuto ammirare settantasette scatti appartenenti ad ogni genere fotografico. Ogni mostra allestita nell’ambito del festival Photodays sarà aperta sino a fine giugno, mentre le fotografie della serie “Mare e mondo sommerso”, sistemate su appositi pannelli lungo la riva rovignese, dopo la città istriana saranno esposte nelle principali località turistiche della costa Adriatica. Sulla riva sono ancora allestite e visitabili le mostre delle agenzie Pixell e Cropix, dei club fotografici Fotogard e Ptičica e della rivista belgradese ReFoto.
Le giornate del festival rovignese Photodays, sponsorizzate dalla Maistra e dalla Comunità turistica della Città di Rovigno, sono state organizzate dalla Scuola privata fiumana “Astoria” e dall’associazione “LivingStone”.