Kultfestival - Il complesso Livio Morosin Band e il Gruppo Frititi del Gana
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Da sei anni ormai, la Piazza del Marescallo Tito si offre come un grande palcoscenico sul quale viene tenuto il KULTFEST di ROVIGNO – festival delle varie culture mondiali.
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Da sei anni ormai, la Piazza del Marescallo Tito si offre come un grande palcoscenico sul quale viene tenuto il KULTFEST di ROVIGNO – festival delle varie culture mondiali. Ogni anno, l`organizzatore del Festival, IVOR ZIDARIĆ, porta qui i musicisti di tutto il mondo i quali si esibiscono con la danza e con la musica, presentando i loro rispettivi paesi di provenienza.
Quest`anno, per la prima volta, oltre agli ospiti gia annunciati e cioe il complesso Frititi del Gana e il gruppo Sierra Maestra dell`Havana, e stato presentato anche il miglior complesso nazionale della musica etno, Livio Morosin Band. Nella loro interpretazione si e sentita la vera musica etno della terra istriana, arricchita con gli elementi di jazz, pop, rock e della musica etno.
Durante la prima serata del KULTFEST, Livio Morosin Bend ha interpretato le canzoni del loro ultimo album «Livio Morosin».
Tutta la bellezza della regione di Barilović cioe della localita di Šćulac la quale e ubicata sulla sponda del fiume di Korana, dove Livo ha soggiornato per un mese, insieme ai suoi collaboratori, per registrare il suo album, e stata evocata con l`eccellente interpretazione musicale della violinista e della cantante del complesso, Iva Štefančić, la quale ha cantato le canzoni «Scorri, scorri Korana» e «Stamane mi alzai presto».
Il pubblico ha potuto godere anche delle vecchie, ma sempre molto popolari canzoni di Morosin, «Sandra» e «Le fate di Učka».
Dopo una breve pausa, sono saliti in scena i membri del gruppo Frititi, accompagnati dalle ovazioni del pubblico. Questo gruppo internazionale composto dei suonatori dei tamburi africani e dei ballerini del Gana, Senegal, e della Nigeria, fu fondato nel 1993 da Nii Tagoe, con il proposito di far conoscere al mondo, attraverso la canzone, la danza, la poesia e i riti, il vero spirito dell`Africa.
E lo spirito buono del continente nero si espandeva per la citta come una vera ondata di alta marea, proprio come succedeva con la musica veloce ed energica che arrivava dal palcoscenico.
L`esibizione di questo gruppo non ha lasciato indifferente nessuno. Si ammiravano i loro costumi originali e molto attraenti e le acrobazie dei ballerini. Gli spettatori piu coraggiosi si mettevano a ballare anche essi nel ritmo degli antichi tamburi africani.
Combinando il ritmo locale etno e il ritmo africano, il KULTFEST ha riconfermato la sua idea base e il senso della sua organizzazione: ottenere sullo stesso posto e nello stesso momento l`universalita e la diversita dell`espressione musicale.