Non potrei mai vivere senza il mare!
Nato a Siracusa, questo pioniere dell'immersione libera detiene addirittura tredici record mondiali nella categoria "No limit", tutti conquistati nel periodo compreso tra il 1960 e il 1974. Il famoso regista Luc Benson si è ispirato alle imprese di Maiorca per girare il leggendario "Big Blue"
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Nato a Siracusa, questo pioniere dell'immersione libera detiene addirittura tredici record mondiali nella categoria "No limit", tutti conquistati nel periodo compreso tra il 1960 e il 1974. Il famoso regista Luc Benson si è ispirato alle imprese
Nato a Siracusa, questo pioniere dell'immersione libera detiene addirittura tredici record mondiali nella categoria "No limit", tutti conquistati nel periodo compreso tra il 1960 e il 1974. Il famoso regista Luc Benson si è ispirato alle imprese di Maiorca per girare il leggendario "Big Blue".
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Non potrei mai vivere senza il mare!
Nato a Siracusa, questo pioniere dell'immersione libera detiene addirittura tredici record mondiali nella categoria "No limit", tutti conquistati nel periodo compreso tra il 1960 e il 1974. Il famoso regista Luc Benson si è ispirato alle imprese di Maiorca per girare il leggendario "Big Blue".
La scuola d'immersione in apnea, l'Apnea Academy d'Italia, che è già alla sua quattordicesima edizione rovignese di fine mese di maggio, quest'anno ha ospitato il re dei fondali marini Enzo Maiorca, titolare di numerosissimi record mondiali in questo sport estremo. Nel periodo compreso tra gli anni 1960 e 1974 il sommozzatore italiano famoso sia nel suo paese che a livello mondiale, ha portato orgogliosamente a casa addirittura tredici record mondiali, tra i quali ci sono pure la prima immersione a 50 metri di profondità, seguita da a 101 metri, nella classe "No limit".
Con lui accompagnato dalla figlia Patrizia Maiorca, anche lei vincitrice del record mondiale con la sua impresa del 1987 quando raggiunse i 70 metri di profondità con l'ausilio di pesi, e da Umberto Pelizzari, fondatore dell'Apnea Academy, oggi uno dei nomi più noti nel mondo dell'immersione in apnea, abbiamo parlato della sua passione per le profondità marine e per l'immensa distesa azzurra.
-„Il mare è il mio grandissimo amore e non potrei mai vivere lontano da esso. È la mia passione e la mia scelta, è qualcosa che ho vissuto con illimitato piacere, pur rispettandolo profondamente durante tutta la mia carriera sportiva. Ancora oggi, come avveniva pure quando ero giovane, ricordo e faccio tesoro delle parole dei miei concittadini, dei pescatori di Siracusa, i quali mi dicevano che il mare poteva raddrizzare anche le ciocche più ribelli.“ ci racconta Enzo Maiorca, che ha iniziato a nuotare a quattro anni, immergendosi con successo per la prima a soli dodici anni.
-“Nel cortile adiacente alla nostra casa di Siracusa, nel lontano 1943, trovai una maschera a gas abbandonata dagli alleati americani. Mi sembrò adatta e con un po’ di fantasia e molta colla, nastro e spago, la usai per la mia prima immersione. Naturalmente fu un autentico fiasco della durata di una decina di secondi.” ricorda sorridendo il nostro interlocutore, l’appassionato di mare Enzo Maiorca.
Parlando della sua ossessione per il mare, i suoi occhi non smettono di splendere di viva luce.
-“Si tratta di un altro mondo, di un’altra dimensione. Da bambino pensavo al mare come ad un mostro al quale andava tolta la pelle per vedere e vivere tutta la sua bellezza, la sua pienezza. Guardando in profondità dalla superficie dell’acqua, il riflesso della luce e il gioco dei raggi di sole mi spingevano a pensare che lì in fondo si coniassero le monete. I colori si trasformavano e molto spesso pensavo pure che quello che si vedeva giù in basso fosse l’opera di un pittore pazzo, che aveva perso la lucidità e mescolato e versato colori in maniera tale da creare un magico arcobaleno. Ecco cos’è sempre stato per me il mare.” dice Enzo Maiorca.
Durante la sua lunga e ricca carriera ha battuto numerosi record e a noi interessa se c’è un risultato che pone al di sopra degli altri.
-Ogni mio record ha la sua storia e perciò è molto difficile sceglierne uno in particolare. Tuttavia, uno mi è rimasto impresso nella memoria per diversi motivi e soprattutto perché è stato molto pericoloso. Nel 1974 infatti, mi apprestavo ad abbattere un record nelle vicinanze dell’isola di Capri e a raggiungere i 90 metri di profondità. L’evento veniva seguito da un’equipe della RAI e il cameraman mi aspettava sott’acqua, per tentare di riprendere con la telecamera la mia immersione. Però, pensando di fare delle riprese migliori, mi si avvicinò troppo e mi venne letteralmente addosso con tutta l’attrezzatura.L’impatto fu forte e doloroso e mi ruppe anche la maschera: fu una situazione particolarmente pericolosa e la mia grandissima delusione si trasformò in rabbia.”
-Perciò il record dei 90 metri non fu abbattuto in quell’occasione. Quando avvenne?
-“Sette giorni dopo e spiegai a me stesso il precedente insuccesso con le parole “il mare mi ha castigato ". Infatti, per il primo tentativo avevamo scelto le acque di Capri, il che era sbagliato, perché solo nel secondo tentativo fatto nel mare della mia isola di Siracusa, l’impresa ebbe successo.“ ci racconta Maiorca pieno di vita, l’uomo che ha toccato per primo al mondo i 50 metri di profondità a poi anche i 101. È molto interessante ricordare che il famoso regista Luc Benson trasse l’ispirazione dalle imprese di Maiorca per girare il leggendario “Big Blue".
-Alla domanda su come vada amato il mare e che cosa direbbe ai giovani che si dedicano agli sport estremi, il nostro ospite spiega che i record non sono sempre i più importanti.
-“Innanzitutto, accanto all’immenso amore per il mare e per l’immersione, la grande distesa blu e il suo carattere vanno sempre rispettati, in ogni momento. L’uomo che non ha rispetto per il mare o è pazzo, o desidera morire.“ conclude Enzo Maiorca, leggenda vivente dell’immersione in apnea e uomo che, come lui stesso ama dire, non potrebbe mai vivere senza il mare.