Iniziativa ecologica -Biél e níto va tignú stu cánton da paradeîs, Distribuzione di piante d'albero di melograno, di giuggolo, e fico

Iniziativa ecologica -Biél e níto va tignú stu cánton da paradeîs, Distribuzione di piante d'albero di melograno, di giuggolo, e fico Galleria fotografica



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Da sette anni a questa parte, l’Ente per il turismo della citta di Rovigno, in collaborazione con la “Skink”, societa specializzata nella produzione di pianticelle, nell’orticultura e nella consulenza agraria, apre



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Da sette anni a questa parte, l’Ente per il turismo della citta di Rovigno, in collaborazione con la “Skink”, societa specializzata nella produzione di pianticelle, nell’orticultura e nella consulenza agraria, apre l’attivita ecologica primaverile con la distribuzione di pianticelle di alcune delle specie arboree da frutta tipiche della regione.

I Rovignesi, oramai abituati al consueto regalo di primavera, col quale ogni anno abbelliscono i giardini ed i balconi della loro citta, hanno atteso pazientemente in fila un’ora e mezza prima dell’inizio della distribuzione; andate a ruba in soli tre minuti, quest’anno state distribuite ben cinquecento pianticelle (duecento di fico e giuggiolo e cento di melograno).

Il fico (Ficus carica L.) e un frutto meridionale molto apprezzato. E simbolo di vita, pace, opulenza e fertilita. Il fico era il cibo degli eremiti ed il suo albero e sacro in tante civilta del mondo. Secondo una credenza romana, Romolo e Remo sarebbero nati sotto un fico, mentre Adamo ed Eva avrebbero utilizzato le foglie del fico per coprire le proprie nudita. Nella medicina popolare il fico e impiegato contro la costipazione, il mal di denti, i gonfiori, i tumori, la tosse, le verruche, le laringiti, le ulcere e gli ascessi purulenti. Il fico e una pianta che s’accontenta di poco; cresce spontaneamente tra i sassi e lungo i muri a secco oppure viene coltivata. E un albero o arbusto ottobrino con ampie fronde larghe oltre 1 metro e mezzo. La sua corteccia e di color grigio-cenerino, chiara e liscia ed abbonda di un denso lattice, cosi come le altre parti della pianta. I suoi frutti piriformi e carnosi sono piuttosto le infiorescenze femminili della pianta; hanno diverse dimensioni, si presentano lisci, gialli quando raggiungono la completa maturazione, oppure bruni, piu raramente violacei o completamente scuri. Al mondo esistono ben 50 cultivar di fico. I suoi veri frutti sono acheni minuscoli e duri. Il fico e succoso e dolce, fonte di calcio, ferro, magnesio, vitamina B6 e potassio. Ha un basso contenuto lipidico ed un alto contenuto di fibre, piu di qualsiasi altro frutto od ortaggio in natura. Il fico vanta tante proprieta curative.

Il melograno (Punica granatum) e uno di quegli alberi la cui origine si perde nella notte dei tempi. Nelle civilta piu disparate e sempre stato simbolo di fertilita, vita eterna e speranza, nonché parte dei riti sacri di numerosi popoli. Originario delle regioni dell’antica Persia, delle pendici dell’Himalaja, dell’Afganistan e dell’India, si diffuse successivamente nelle terre affacciate al Mediterraneo. Il melograno era preziosissimo per le carovane che attraversavano il deserto per la proprieta del suo succo di mitigare la sete. I maggiori produttori di melograno sono l’Egitto, la Cina, l’Afganistan, l’Iran e l’India. Si tratta di un bell’albero alto anche piu di sei metri. E longevo e benedetto come la vite e preferisce le terre soleggiate. Oggi al mondo esistono ben 17 cultivar di melograno: a Rovigno e simbolo di fertilita e segno di ricchezza e di sfarzo tanto della Citta, quanto dei suoi abitanti. Il melograno viene impiegato per la produzione di succhi, sciroppi e marmellate. Svolge un effetto benefico sulla gola, i polmoni ed i bronchi. Allevia la tosse ed e ottimo per la cistifellea. E ricco di vitamina C, A e di potassio, particolarmente importante per il sistema cardio-vascolare. Il succo del melograno agisce da antistress, riduce i valori del colesterolo nocivo, purifica i vasi sanguigni e contribuisce alla cura delle patologie cardiache.

Il giuggiolo (Zizyphus Jujuba L.) e un albero molto interessante per la sua morfologia. Ha rami ricurvi ed irregolari, a volte ricoperti di spine. I frutti maturi del giuggiolo possono essere utilizzati in settembre ed in ottobre, non appena si colorano. Maturano gradualmente sino a diventare grinzosi, con una polpa molle al centro della quale si trova un nocciolo allungato. La polpa e bianco-giallognola, di un piacevole sapore dolce leggermente acidulo. I suoi frutti possono essere utilizzati freschi o secchi per la produzione di marmellate, succhi e distillati; possono essere aggiunti alla grappa per ottenere una bevanda tutta particolare. Grazie all’alta concentrazione di sostanze utili e di vitamina C, il frutto del giuggiolo e indicato contro l’ipertensione arteriosa e per curare i problemi gastro-intestinali. Le foglie, la corteccia e la sua massa vegetale sono usate in farmacia per la preparazione di farmaci, tisane ed infusi.

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