Serate della tradizione piscatoria
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L’ultima serata dedicata alla tradizione piscatoria di quest’anno è stata caratterizzata dal varo in mare della battana “Regina”, la terza barca a cui quest’anno i calafati rovignesi, sera dopo sera, con un paziente
18,45 Limena glazba i rovinjske mažoretkinje
20,00 SAC Stjepan Žiža
SAC Plesarin
SAC Marco Garbin (bitinade)
20,30 Varo della batana
21,00 Piazza m. Tito: Klapa Krka
grupa Berekini
21,00 – Piazza Riviera: folk grupa Batana
grupa Anelidi
Vesna Nežić Ružić
Tipica offerta gastronomica
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L’ultima serata dedicata alla tradizione piscatoria di quest’anno è stata caratterizzata dal varo in mare della battana “Regina”, la terza barca a cui quest’anno i calafati rovignesi, sera dopo sera, con un paziente lavoro di restauro hanno restituito la vitalità di un tempo. Il suo varo in mare, avvenuto dal piccolo molo, è stato accompagnato dalle note dell’inno rovignese “La mia vecia batana” intonato dai membri dell’associazione artistico - culturale (KUD) “Marco Garbin”, dal gruppo folk “Batana” e dai tanti rovignesi presenti. Alla solenne cerimonia, come vuole la tradizione, non poteva mancare la rottura della classica bottiglia di champagne.
Oltre al varo della “Regina”, momento clou della manifestazione, la serata ha regalato tante occasioni di svago un po’ per tutti i gusti: un’ottima offerta enogastronomica, condita dai canti corali delle klape e dalle esibizioni di vari artisti locali. Sul palco principale si sono alternati la klapa “Krka” ed i “Berekini” di Spalato, le cui esibizioni sono state inframmezzate dalla proiezione di vecchi video d’epoca sulle bellezze di Rovigno, girati nel 1937 e nel 1963. I concerti serali sono stati preceduti, per le piazze e le vie di Rovigno, dalla musica itinerante della Banda d’ottoni cittadina e dal ballo dei membri dei KUD “Stjepan Žiža” e “Plesarin”. Anche le majorette di Rovigno hanno saputo catturare la simpatia e l’interesse del folto pubblico presente.
Parte del programma s’è svolto anche in Piazza Riviera. Accanto all’esibizione canora del gruppo “Anelidi”, di Vesna Nežić-Ružić e del gruppo folk “Batana”, la piazza ha ospitato anche una simpatica mini-fiera alla quale turisti e locali hanno avuto modo di acquistare i tradizionali souvenir rovignesi: magliette e borse con i simboli cittadini, libri sulla battana, la barca della tradizione piscatoria rovignese, e libri sulla tipica offerta gastronomica della cucina rovignese.
Lungo la riva è stata estesa una rete da pesca che i pescatori, tra un bicchiere di vino sincero ed una sardina alla graticola, hanno provveduto a rappezzare. Altri artigiani del passato, un impagliatore di damigiane ed un cestaio, abile nell’intrecciare i vimini, hanno saputo attirare l’attenzione e conquistarsi l’ammirazione del pubblico presente. È stata, poi, la volta di Giovanni Trani, il quale in esclusiva ha presentato alcuni manufatti legati alla vita ed ai costumi della Rovigno di un tempo, solitamente custoditi nel museo privato “Trani”.