Festival estivo di Rovigno 2010
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La 15° edizione del Festival estivo di Rovigno s’è aperta con il concerto dell’Orchestra da camera zagabrese e dei solisti Stjepan Hauser, violoncellista, e Katja Markotić, mezzosoprano, il tutto sotto l’attenta direzione d
Festival estivo di Rovigno: Orchestra da camera zagabrese; Solisti: Katja Markotic, mezzosoprano; Stjepan Hauser, violoncello; diretore: Orest Shourgot, violino
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La 15° edizione del Festival estivo di Rovigno s’è aperta con il concerto dell’Orchestra da camera zagabrese e dei solisti Stjepan Hauser, violoncellista, e Katja Markotić, mezzosoprano, il tutto sotto l’attenta direzione del maestro Orest Shourgot.
Questa solenne edizione, a testimonianza delle longevità del festival, è stata anche l’occasione per ringraziare la direttrice artistica Katja Markotić la quale, in quindici anni, a portato a Rovigno alcuni dei più prestigiosi nomi del panorama musicale mondiale e che, secondo quanto detto dal vicesindaco di Rovigno, William Uljanić, ha reso questo festival, nato provinciale, un appuntamento artistico di respiro internazionale. La direttrice artistica del festival ha ricevuto dalle mani del vicesindaco Marino Budicin, a nome dell’amministrazione comunale, e della signora Odete Sapač, direttrice dell’Ente cittadino di promozione turistica, oltre ad un bel bouquet di fiori, anche un riconoscimento per il suo particolare contributo allo sviluppo della cultura nella città di sant’Eufemia.
Il concerto dell’Orchestra da camera zagabrese è stato il più bel regalo che il Festival estivo di Rovigno potesse fare ai Rovignesi ed ai loro ospiti. Tenutosi nell’imponente cornice della chiesa di sant’Eufemia, è stato aperto con alcuni antichi canti e concluso con il Divertimento di Mozart in si bemolle maggiore K 137. Accanto all’aria “Vaghe Luci” di Caldara, tratta dell’omonima opera, ed all’aria “When I’m laid in earth” di Purcell, tratta dall’opera “Didone ed Enea”, l’apice dell’entusiasmo del pubblico presente è stato raggiunto con l’esecuzione del concerto n. 1 di Haydn in do maggiore per violoncello ed archi nell’interpretazione di Stjepan Hauser, meritevole d’aver premiato il pubblico presente con un extra al programma: l’“Aluon” di Giovanni Sollima. L’esibizione del mezzosoprano Katja Markotić, che ha proposto l’aria di Gluck “Che farò senza Euridice” tratta dall’opera Orfeo”, ha spinto il pubblico a chiedere il bis, richiesta accolta con l’interpretazione dell’“Evening song” do Gounot.