La consegna ufficiale dei premi ha chiuso la quinta edizione di photodays di Rovigno
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Con la cerimonia ufficiale di consegna dei premi ai fotografi di maggior successo, si è conclusa la quinta edizione del festival fotografico rovignese Photodays.
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Ha trionfato la bella fotografia di qualità
Con la cerimonia ufficiale di consegna dei premi ai fotografi di maggior successo, si è conclusa la quinta edizione del festival fotografico rovignese Photodays. Scegliere le migliori fotografie tra le 8. 500 opere pervenute, di 450 autori, suddivise in addirittura nove categorie, non è stato un compito semplice per la giuria internazionale.
Nella categoria dei ritratti, il migliore è stato il rovignese Dalibor Talajić, con la sua serie di foto intitolata "I senzatetto di Toronto", mentre per il concetto artistico ha trionfato Hassan Abdelghani di Pola, con le sue fotografie intitolate "From a distance". Nella categoria delle pubblicazioni a portarsi via il premio è stata la polesana Sara Perović con l’opera "aTree". Isabella Bubola di Lisignano e la sua serie di foto "Koncept" sono state le migliori nella categoria “Nudo/il corpo”.
Il primo posto nella categoria dedicata all’architettura è stato vinto da Mira Stanić di Fiume, mentre in quella dedicata al paesaggio, il migliore è risultato Borko Vukosav di Zagabria. Per il mondo della moda a guadagnarsi il primo premio sono stati gli scatti di Roman Decker e Dejan Kutić. Anche la categoria della fotografia applicata e documentaria ha avuto i suoi laureati: per la miglior foto della prima categoria è stato premiato Vjekoslav Skledar di Zagabria, per la seconda, quella documentaria, il primo posto è andato al suo concittadino Mario Topić.
Tutti i vincitori hanno ricevuto in premio la scultura “Quadro” e un importo di cinquemila kune. Forse però l’aspetto più importante di questo evento è che le opere premiate diverranno parte del materiale espositivo del Museo zagabrese dedicato all’arte e all’artigianato. Il Premio che Photodays dedica alla carriera è stato assegnato all’apprezzato fotografo Mladen Tudor e alla sua lunga e feconda attività di fotoreporter, mentre un riconoscimento speciale per l’opera creativa pluriennale è andato ad Abdulah Seferović di Zara e a Virgilio Giuricin di Rovigno e la consegna di questi premi ha voluto essere una forma particolare di ringraziamento da parte del Festival a questi maestri croati dell’arte fotografica.
Nell’ambito di Photodays si è tenuta pure una tappa dell’iniziativa Sfida nazionale creativa & fotografica, che ha offerto ai fotografi l’occasione di creare immagini in stile retro sulla spiaggia Baluota, dove un pescatore era intento a riparare le reti. In via Carera gli scatti erano tutti dedicati alla fotografia Street Style, che aveva come soggetto principale una donna vestita nel costume tradizionale rovignese. Per le foto “Paparazzo” è stato scelto il mercato ortofrutticolo rovignese, mentre il “Close-up” ha avuto come sfondo via Santa Croce. Un tema particolare intitolato “Lo studio di tutta una vita” è stato elaborato durante una lezione a cielo aperto in via Monte. Per gli scatti “turistici” è stata scelta l’antica porta cittadina, mentre per quelli panoramici gli scenari di riva Aldo Rismondo e Valdibora. Davanti all’albergo Adriatic i fotografi hanno avuto a disposizione l’ultimo modello dell’Audi, per creare immagini pubblicitarie, mentre strada facendo, da un punto all’altro dei suddetti appuntamenti, tutti i partecipanti hanno potuto scattare foto a tema libero.
Le immagini create per la Sfida fotografica si potranno ammirare ad innumerevoli mostre che verranno allestite in tutto il nostro paese. Particolarmente attraenti sono state le esposizioni all’aperto: lungo la riva sono stati presentati i lavori delle agenzie fotografiche Cropix e Pixell, come pure quelli della rivista belgradese ReFoto. Inoltre, è stato dato pure un seguito alla presentazione delle foto dedicate al mare croato e ai suoi fondali, iniziativa facente parte del progetto “Saggi mediterranei”, che raccoglie le opere di una ventina di fotografi.