Bruno Mascarelli, mostra individuale
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Nella galleria Adris di Rovigno è stata recentemente inaugurata, in collaborazione con il Museo d’arte contemporanea di Zagabria, una mostra retrospettiva dedicata a Bruno Mascarelli, definito nel prologo del catalogo della mostra dall&rsq
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- È difficile essere contemporaneamente da questa e da quell’altra parte dell’orizzonte, in questo ed il quel mondo. Soltanto i più grandi ed i migliori, e tra essi Bruno Mascarelli, ci riescono. La sua arte è ancora oggi, proprio com’era molti decenni fa, quando all’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso giunse a Rovigno, succosa, vitale e giovane. Ci si chiede com’è possibile che l’arte sia giovane ed il suo autore, invece, un vecchio. La risposta riposa nel fatto che Mascarelli, attraverso l’arte ed il lavoro, ringiovanisce, ed anche nel fatto che egli possiede la capacità di evocare – ha detto Igor Zidić in occasione della vernice della mostra, sottolineando che nei primi lavori di Mascarelli c’era già il nostro presente.
La mostra pittorica dedicata a Bruno Mascarelli, aperta al pubblico sino a fine agosto, comprende alcuni dei suoi primi lavori, come la “Fanciulla di Kozala” del 1948, o “Campo a Kuvi”, la nota “Giostra” o “Casa a Trnje”, dell’anno precedente, sino a “Cala di Torre” (1982), “Cuore blu” (1990) ed a dipinti recentissimi come “Punta Vasco” del 2009.
Questo pittore, conteso da almeno tre città (Zagabria, Rovigno e Parigi), dei luoghi della sua vita ha detto che essi formano un cerchio nel quale è racchiuso un triangolo magico. - Zagabria-Rovigno-Parigi formano un cerchio attorno ad un triangolo la cui essenza sta proprio nel suo ininterrotto ruotare. Queste città sono i miei porti, nei quali