Presentato il nuovo souvenir di Rovigno, Rovinjska gianduja – Gianduja rovignese
05.12.2022
Nelle sale del Municipio è stato presentato un nuovo progetto, chiamato “Rovinjska gianduja – Gianduia rovignese”, che porta la firma dell’Atelier Ecostyle di Fiume e che è stato realizzato con il sostegno della Città di Rovinj-Rovigno e dell’Ente per il turismo della città di Rovinj-Rovigno.
L’autrice del progetto, Marina Prijatelj dell’Atelier Ecostyle, ha creato una collezione di prodotti a base di cioccolato ispirati ad una ricetta originale risalente al XIX secolo e chiamata “Antonio Bazzarini, Rovinjska gianduja – Gianduia rovignese”. La collezione comprende tavolette di cioccolato di varie dimensioni e grammature, scatole di cioccolatini e praline a forma di mandorle, creme spalmabili confezionate in scatole artigianali fatte con materiali ecologici, di varie dimensioni e in forma di libro, in modo tale da unire i due grandi amori di Antonio Bazzarini: la lessicografia e il cioccolato.
La storia da cui l’intero progetto è scaturito ha avuto inizio nel momento in cui l’autrice Marina Prijatelj, svolgendo una ricerca sulle tradizionali ricette del cioccolato, s’è imbattuta sulle pagine della Cacao Berry, azienda leader nella distribuzione del cioccolato, in una scoperta straordinaria: pare che il gianduia, uno dei classici della cioccolateria mondiale, noto dappertutto in varie forme (come tavoletta, pralina o crema spalmabile), trarrebbe le sue origini dalla città di Rovigno. Scoperta che dobbiamo a due autori italiani, Clara e Gigi Padovani, le cui ricerche sulla storia del cioccolato gianduia sono state pubblicate nel libro “Gianduiotto mania” del 2007, e nel quale individuano il primo autentico creatore del gianduia nel signor Antonio Bazzarini di Rovigno.
Antonio Bazzarini (Rovigno, 1782 – Torino, 1850) non era né pasticcere, né tantomeno cioccolatiere, ma uno stimato filologo e linguista, il quale, entrato per caso e brevemente nel mondo del cioccolato, lo ha trasformato per sempre. Al tempo della dominazione napoleonica, quando l’importazione del cacao dall’America del Sud era diventata praticamente impossibile, il giovane Antonio Bazzarini, sperimentando con il cacao ed alcuni ingredienti tipici dei dintorni di Rovigno, dove le mandorle abbondavano, creò un surrogato del cioccolato. Bazzarini portò la sua ricetta con sé in Italia, dove la brevettò nel 1813, dando poi alle stampe un opuscolo dal titolo molto significativo “Piano di sostituzione al cioccolato ed al caffè”, nel quale pensò bene di inserire anche la ricetta da lui inventata: “…un pugno di mandorle ben tostate, alcuni lupini molto tostati, quasi bruciacchiati al fuoco della cucina economica, frumento e zucchero. Tritate il tutto per bene con l’aiuto del mortaio…”. Particolarmente significativa la seguente nota a piè di pagina: “…se lo desiderate, potete aggiungere nell’impasto ottenuto un terzo di cacao …” dove c’è il succo di questa storia: si tratta, cioè, della prima ricetta scritta dove il cacao viene mescolato alla frutta a guscio e la prima ricetta mai pubblicata di un surrogato del cioccolato e, dunque, in quanto tale, la prima idea allo stato embrionale del cioccolato gianduia.
L’identità visiva dell’intero progetto porta la firma di Boris Ljubičić e si basa sulla figura e l’opera di Antonio Bazzarini. Per la creazione del logo, Ljubičić si è ispirato alla originale carta intestata della casa editrice che Bazzarini fondò nel 1835, mentre il ritratto proviene dalla sua opera più nota, il vocabolario della lingua italiana. Il design scelto per questa leccornia ha, dunque, la particolarità di trovare fondamento nella storia, mentre il ritratto di Bazzarini e l’aspetto tipografico della collezione sono dettagli elementari dell’approccio personalizzato, unico nel suo genere in Croazia, adottato nel realizzare il progetto nel suo complesso.
Lo sviluppo di questo souvenir esclusivo è in perfetta sintonia con le linee guida del “Piano di sviluppo turistico strategico della città di Rovinj-Rovigno fino al 2030”, che pone l'accento sulla promozione dei prodotti tipici, autoctoni e tradizionali della destinazione e rappresenta un ottimo passo in avanti nel senso della qualità, giacché propone qualcosa di unico e che può essere riconosciuto in tutto il mondo.